27/01/2023
I clienti sono sempre più abituati a sentir parlare di offerte a indici variabili (le uniche disponibili oggi giorno sul mercato). Ma cerchiamo di fare chiarezza.
I clienti di AGSM AIM Energia hanno dei contratti che fanno riferimento a due indici diversi per il gas: il Pfor e il Psv.
Il Pfor: è l’indice storico, da sempre calcolato secondo una formula stabilita dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas (ARERA) e viene aggiornato al termine di ogni trimestre per i tre mesi successivi.
Il PSV: introdotto soltanto alla fine dello scorso anno da ARERA, si aggiorna mensilmente ed è legato alla media del prezzo all’ingrosso del gas del mese precedente. I due indici, quindi, hanno dinamiche e variazioni temporali differenti. I clienti che hanno un contratto legato al Pfor hanno avuto l’aggiornamento della tariffa del prezzo del gas a gennaio e tale aggiornamento varrà fino alla fine del mese di marzo.
I clienti, invece, con un contratto legato all’indice Psv vedranno il prezzo del gas aggiornarsi mensilmente. Nonostante il trend del prezzo del gas da inizio gennaio sia in significativo calo, chi ha un contratto a Pfor non potrà beneficiare di queste riduzioni fino al prossimo aggiornamento che sarà efficace dall’inizio di aprile.
Come spiegato, un contratto indicizzato secondo l’indice mensile Psv permette di allineare il più possibile il prezzo del gas all’andamento dei mercati energetici.
In considerazione della straordinarietà e della forte volatilità dello scenario internazionale, i clienti che hanno un contratto che segue l’aggiornamento trimestrale in base all’indice Pfor possono passare gratuitamente alle offerte basate sull’indice mensile Psv. Come? Contattando il Servizio Clienti al numero di assistenza indicato in bolletta oppure rivolgendosi agli uffici commerciali di AGSM AIM Energia o ancora online all’indirizzo www.agsmperte.it/mercato-casa-gas.
Precisiamo che la richiesta di modifica deve necessariamente pervenire dal cliente: non può essere decisa unilateralmente da AGSM AIM Energia in quanto il provvedimento governativo contenuto nel Decreto Milleproroghe blocca fino al 30 giugno le variazioni unilaterali contrattuali che consentirebbero di modificare il prezzo attraverso una proposta inviata al cliente, rendendo così impossibile ridefinire le condizioni commerciali ed economiche. Fino a tale data, la modifica di un contratto di fornitura può avvenire solo su richiesta del cliente.